La Cia di Catania interviene sulla questione dell’IMU agricola relativa all’anno 2014.

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Chiediamo ai sindaci dei comuni di sospendere immediatamente l’emissione degli avvisi agli agricoltori contribuenti.

“Gli imprenditori agricoli non possono essere considerate un bancomat” – stigmatizza il presidente CIA Catania Giuseppe Di Silvestro  “per risolvere i problemi finanziari dei comuni e fare cassa sulle spalle degli agricoltori.”

L’IMU è una tassa iniqua ed inaccettabile, così come è stata abolita per il 2016 e gli anni a seguire, dovrà essere cancellata anche per gli anni pregressi. Non è pensabile richiedere un’imposta con effetto retroattivo. Chiediamo alle istituzioni di sospendere la notifica di avviso di pagamento in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci; difatti il TAR del Lazio ha rimesso gli atti dei ricorsi dell’ANCI, di alcune regioni,  di vari agricoltori e della Confederazione Italiana Agricoltori “disponendo la sospensione del giudizio e ordinando l’immediata trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale” , per evidenti violazioni dei principi costituzionali.

Il presidente Di Silvestro, sottolinea che vi sono diverse sentenze di commissioni tributarie, in particolare quella di Grosseto, che danno ragione ai contribuenti dichiarando l’illegittimità dell’atto impositivo. Difatti l’art. 3 dello statuto del contribuente stabilisce che ”le disposizioni tributarie non possono avere efficacia retroattiva e le modificazioni introdotte devono applicarsi a partire dal periodo di imposta successivo a quello in corso”.

E’ un’ulteriore colpo alle aziende agricole già duramente provate da gravi crisi di mercato che hanno messo in ginocchio i più importanti comparti della nostra provincia quale il cerealicolo e l’agrumicolo.

 

Catania 31/10/2016

 

       Il Presidente

                                                                                                 Di Silvestro Giuseppe

 

Chiediamo ai sindaci dei comuni di sospendere immediatamente l’emissione degli avvisi agli agricoltori contribuenti.

Gli imprenditori agricoli non possono essere considerate un bancomat, stigmatizza il presidente CIA Catania Giuseppe Di Silvestro, per risolvere i problemi finanziari dei comuni e fare cassa sulle spalle degli agricoltori. L’IMU è una tassa iniqua ed inaccettabile, così come è stata abolita per il 2016 e gli anni a seguire, dovrà essere cancellata anche per gli anni pregressi. Non è pensabile richiedere un’imposta con effetto retroattivo. Chiediamo alle istituzioni di sospendere la notifica di avviso di pagamento in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci; difatti il TAR del Lazio ha rimesso gli atti dei ricorsi dell’ANCI, di alcune regioni,  di vari agricoltori e della Confederazione Italiana Agricoltori “disponendo la sospensione del giudizio e ordinando l’immediata trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale” , per evidenti violazioni dei principi costituzionali.

Il presidente Di Silvestro, sottolinea che vi sono diverse sentenze di commissioni tributarie, in particolare quella di Grosseto, che danno ragione ai contribuenti dichiarando l’illegittimità dell’atto impositivo. Difatti l’art. 3 dello statuto del contribuente stabilisce che ”le disposizioni tributarie non possono avere efficacia retroattiva e le modificazioni introdotte devono applicarsi a partire dal periodo di imposta successivo a quello in corso”.

E’ un’ulteriore colpo alle aziende agricole già duramente provate da gravi crisi di mercato che hanno messo in ginocchio i più importanti comparti della nostra provincia quale il cerealicolo e l’agrumicolo.

 

Catania 31/10/2016

 

Il Presidente

                                                                                                 Di Silvestro Giuseppe

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