ANP CIA, Alessandro De Carlo alla guida dell’Associazione nazionale pensionati
17 Maggio 2018 Lascia un commento
A Ravenna 164 delegati provenienti da tutta Italia in rappresentanza dei 400 mila iscritti
Alessandro Del Carlo è stato eletto presidente nazionale dell’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani. 65 anni, originario di Viareggio e con esperienza trentennale nella Confederazione, è stato scelto oggi dalla VII Assemblea elettiva “Presente e futuro della filiera del Welfare”, riunita a Ravenna e composta da 164 delegati, in rappresentanza dei 400 mila iscritti dell’organizzazione in tutta Italia.
Il toscano Alessandro Del Carlo che prende il posto del presidente uscente Vincenzo Brocco, alla guida di Anp per due mandati; ha iniziato il suo percorso confederale con Cia-Agricoltori Italiani in Versilia nell’86. Dal ’92 al ’98 è stato vicepresidente Cia Lucca di cui è stato presidente dal ’98 al 2005. I cinque anni successivi lo hanno visto attivo all’interno della Cia Toscana. Arriva ora alla nomina più alta, dopo essere stato a capo di Anp Toscana e già vicepresidente nazionale dell’Associazione.
“Sono profondamente onorato dell’incarico assegnato –ha commentato il neo presidente Alessandro Del Carlo-. Affronterò questo ruolo con responsabilità e voglia di fare nell’interesse dei nostri associati, appartenenti al sistema confederale. Al centro di questo mandato porrò, con attenzione particolare alla aree rurali, tre ambiti fondamentali: pensioni, sanità e servizi. Ciò confermando l’impegno di Anp-Cia a tutela di valori quali la dignità e l’uguaglianza, i diritti e il ruolo sociale dell’anziano.
Per quanto riguarda le pensioni -ha spiegato nel dettaglio Del Carlo- centrale è la conferma della piattaforma di rivendicazione: minime a 650 euro; stabilizzazione della 14esima per i pensionati sotto i 1.000 euro; un meccanismo di indicizzazione capace di tutelare le pensioni più basse e l’inclusione degli agricoltori fra le categorie dei lavori usuranti per l’utilizzo dell’Ape sociale senza penalizzazioni. Sarà alta l’attenzione nella difesa del carattere pubblico e universalista del sistema sanitario, oggi obiettivamente in pericolo a causa del cattivo funzionamento dei alcuni sistemi sanitari regionali e di una privatizzazione che ha raggiunto punti allarmanti. Difenderemo gli ospedali di prossimità e i servizi relativi. I servizi sociali -ha concluso il presidente Anp-Cia Alessandro Del Carlo- restano fondamentali ancor più nelle aree rurali, in quanto utili alle persone e alle imprese nel rianimare l’economia, lo sviluppo e il progresso sociale”.
A chiudere l’Assemblea, l’intervento del presidente nazionale Cia, Dino Scanavino che ha richiamato l’attenzione sul ruolo e l’importanza di Anp e di tutte le associazioni di persone legate a Cia, quali rappresentanti di rilievo della Confederazione anche nei tavoli di confronto istituzionali e politici. “Sulle aree rurali -è entrato nel merito Scanavino- servono concrete politiche di rilancio, necessarie anche a valorizzare le persone che ne rappresentano i custodi dal punto di vista sociale, ambientale e paesaggistico. Occorre -ha concluso-una battaglia comune, giovani e anziani, Agia-Cia e Anp-Cia, perché si favorisca la crescita e il rilancio della dorsale appenninica”.