MANIFESTO SUI CONSORZI DI BONIFICA
11 aprile 2019 Lascia un commento
Visto
- il livello di degrado del contenzioso fra utenti e consorzi di bonifica che sta degenerando nell’assoluta indifferenza del governo regionale attuale e di quelli precedenti, immobilismo che ha fatto incancrenire una situazione risolvibile solo con un azzeramento del sistema in
atto ed una riforma radicale del sistema dei consorzi di bonifica;
Considerato che
- quello a cui si assiste nasce dall’improvvida norma contenuta nel comma 11 dell’art 47 della legge di stabilità del 2015 che prevede il disimpegno graduato nel quinquennio dell’apporto finanziario della Regione alla gestione dei Consorzi di bonifica. Un capolavoro di furbizia che deresponsabilizza l’amministrazione dalla necessità di adottare un timing pressante per il nuovo sistema delle bonifiche riversando sugli agricoltori l’onere di far fronte al raggiungimento dell’equilibrio di bilancio. Con questa norma, come per le precedenti in materia, la Regione pretende di mantenere la sua governance attraverso la nomina dei commissari ed a non intervenire per sanare decenni di mala gestione avvalorati da una chiara responsabilità politica.
- Considerato ancora che
- non si può addossare agli agricoltori l’onere finanziario della gestione dei Consorzi di bonifica al buio e senza l’adozione dei più elementari strumenti di controllo e gestione, che sono loro preclusi.
Chiede
- l’immediata soppressione dell’art 47 – comma 11 – della legge di stabilità del 2015 ed il conseguente accollo delle spese di gestione dei consorzi da parte della Regione. Solo così, ”con il tassametro che corre “, la Regione avrà lo stimolo per rifondare il sistema della bonifica in tempi stretti interrompendo gli anni di “mielina” che hanno caratterizzato il passato e il presente di questa vicenda a dir poco “surreale”;
- l’immediata sospensione dei ruoli consortili elaborati sulla base del programma di disimpegno finanziario previsto dalla stessa norma.
Lì 09/04/2019 Le Organizzazioni unitariamente