Sicurezza campagne, chiesto nuovo incontro al prefetto di Catania
28 aprile 2020 Lascia un commento
Il presidente Di Silvestro: “Gli agricoltori sono rimasti soli, da mesi chiediamo il presidio dell’Esercito”
Nuova riunione Giunta, all’Ordine del giorno l’emergenza Covid19: regge il settore della grande distribuzione organizzata, mentre è paralisi per il settore Horeca, danni per oltre l’80% nel florovivaismo
Richieste al Governo: Sì all’emendamento Cia nella bozza di conversione in legge del Decreto che include le aziende agricole garantite al 100% dallo Stato; lotta alle speculazioni, servono maggiori controlli nella formazione del prezzo lungo la filiera
“Sulla questione sicurezza nelle campagne, i nostri appelli sono rimasti inascoltati, tutto ciò è disarmante. Per mesi, abbiamo ribadito la necessità di schierare forze straordinarie di controllo del territorio, financo facendo ricorso all’Esercito, per non permettere azioni violente, siano esse puri e semplici atti vandalici o, al contrario, mirate ritorsioni o intimidazioni rivolte ai produttori”. Lo dichiara Il presidente della Cia Sicilia Orientale, Giuseppe Di Silvestro. Il presidente Di Silvestro nell’esprimere la solidarietà dell’organizzazione ai produttori della Piana di Mineo, vittime degli ultimi atti vandalici verificatesi nei giorni scorsi, su circa sei ettari con 3 mila piantine distrutte, ha chiesto con urgenza un nuovo incontro al Prefetto di Catania.
“Gli agricoltori sono soli a far fronte ad attacchi che si registrano quotidianamente – ha esordito – subiscono ogni giorno vessazioni di ogni tipo da parte di chi tenta di appropriarsi del raccolto o di fare danni che sono incalcolabili”. “Se necessario, ribadiamo l’appello: serve un presidio dell’Esercito”. “Alla Piana di Catania, ma anche a Siracusa ed Enna non si vedono tutori dell’Ordine e i proprietari delle aziende agricole sono costretti a ricorrere alla vigilanza privata, con conseguenze, a volte, nefaste sotto gli occhi di tutti”.
Nel corso della Giunta provinciale, poi, che si è svolta nei giorni scorsi, i rappresentanti degli agricoltori hanno fatto i conti con l’emergenza Covid19. “ Se da un lato dobbiamo rilevare come il settore della grande distribuzione di prodotti ortofrutticoli abbia retto bene all’ondata della pandemia – spiega Di Silvestro – dall’altro, ci sono comparti al collasso, fra questi il settore dell’industria alberghiera (Horeca) e il florovivaismo. Pe quanto riguarda il primo, va da sé, che con la chiusura di hotel, bar, ristoranti e pasticcierie, i produttori sono rimasti completamente fermi. Per il secondo, i danni stimati vanno oltre l’80% per quanto riguarda il fiore reciso destinato al macero, ma versano in condizioni gravi anche le piante”.
“Per questo – conclude – abbiamo ribadito con forza, come l’intervento del Governo nazionale debba essere più massiccio e, soprattutto, che tenga conto del comparto agricolo, e rimedi alla “svista” riscontrata nel decreto Salva Italia. Confidiamo nel fatto, dunque, che il nostro emendamento presentato a livello nazionale trovi ampia applicazione nella fase di conversione in legge del DPCM. Lanciamo, infine, l’appello alle banche affinché, nelle more dell’approvazione della legge, riservino per le aziende agricole, ad oggi garantite dall’ISMEA, lo stesso trattamento di valutazione delle altre Pmi che ricadono sotto il mantello delle garanzie dello Stato. “Lotta alle speculazioni – infine, l’ultima richiesta del presidente Di Silvestro – servono maggiori controlli nella formazione del prezzo lungo la filiera, a tutela dei produttori e dei consumatori finali”.