Apicoltura, Cia S.O chiede incontro urgente all’assessore regionale

Cia,  Apac, Aras, Fai Sicilia, Ape Nera Sicula

Sottoscrivono documento  congiunto. La proposta CIA “Il settore rientri all’interno del Piano di Sviluppo Rurale e nel nuovo piano strategico nazionale, i fondi PAC”

“Condizioni meteo altalenanti, un generale cambiamento climatico e quest’anno, anche la sabbia africana, hanno gettato l’apicoltura siciliana in una situazione precaria. La produzione di miele di zagara in molte areali dell’isola è quasi azzerata da almeno 3 anni, ed è fortemente compromessa quella di miele di sulla. I danni economici sono ingenti. Chiediamo all’assessore alle politiche agricole un incontro urgente perché servono aiuti alla categoria, ma soprattutto interventi strutturali”. Questo l’appello del presidente Cia Sicilia Orientale, Giuseppe Di Silvestro, Niccolò Lo Piccolo, apicultore, Fabio Marino, presidente associazione provinciale apicoltori catanesi, Alfio Cavallaro presidente cooperativa apicoltori etnei, Nino Pistorio coop. Agri ionica, Antonino Coco vice presidente Aras, Sebastiano Alfio Privitera, referente Fai Sicilia Catania, Giulio Vitale e  Nicola Cirrito, direttivo Ape Nera Sicula, che ieri si sono incontrati nella sede della Cia di Giarre, redigendo un documento  congiunto  da presentare al Governo della Regione. Erano presenti anche la deputata nazionale, Gruppo Misto, Maria Laura Paxia, il sindaco di Milo, Alfio Cosentino, il responsabile regionale Cia Settori Produttivi, Graziano Scardino. La richiesta di incontro è stata estesa anche al dirigente generale Dario Cartabellotta.  

“Urge individuare interventi adeguati volti a sostenere il reddito degli apicoltori isolani e salvaguardare una importante attività economica ed ambientale – ha dichiarato Giuseppe Di Silvestro –L’apicoltura è un comparto di grande impatto economico che in Sicilia conta circa 200o aziende apistiche e 125 mila alveari e che classifica l’Isola al terzo posto tra le regioni italiane per numero di aziende e famiglie d’api, ma anche per la notevole quantità di miele prodotto”. “Abbiamo fissato un punto di partenza e avviare una seria programmazione – ha spiegato Niccolò Lo Piccolo, produttore tra i promotori dell’iniziativa –  Sono state presente  tutte le associazioni dei produttori”. “E’ necessario garantire la sopravvivenza delle famiglie di api per la prossima campagna –ha sottolineato Fabio Marino, ass. prov. apicoltori catanesi – ma anche l’enorme valenza dal punto di vista ambientale svolta dall’attività di apicoltura. “Quest’anno 2021 è stato di grande crisi dopo almeno tre stagioni di calo produttivo”, ha ricordato Antonino Coco, presidente ARAS.

“Il settore ha bisogno  di  una prospettiva di sviluppo strutturale e quindi deve essere inserito nel nuovo  Piano di  sviluppo nazionale, i PAC – ha sostenuto Graziano Scardino, responsabile regionale Cia Settori Produttivi – ma anche all’interno del Piano di Sviluppo Rurale può essere inserita una misura, considerando l’imminente arrivo dei  fondi per il regolamento di transizione, fino al 31 dicembre 2022, che possa ristorare i danni per la congiuntura emergenziale, al pari di quanto fatto per il settore dell’agriturismo causa COVID19”. 

Una proposta raccolta dalla deputata nazionale MariaLaura Paxia, Gruppo Misto. “Mi farò portavoce a livello nazionale per sensibilizzare il ministro per l’Agricoltura Stefano Patuanelli per concordare un incontro o un tavolo  di  lavoro e rappresentare l’esigenza di realizzare interventi  strutturali”. “Tutto il comprensorio acese è fortemente interessato dal problema che va affrontato insieme – ha aggiunto  anche il sindaco di Milo Alfio Cosentino – faremo  la nostra parte”. 

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