Catania: contrastare vendita abusiva ortofrutta
15 settembre 2011 Lascia un commento
Bene il controllo dei cartellini ma più incisività nel contrasto all’abusivismo
nella vendita dell’ortofrutta.
La C.I.A. Confederazione Italiana Agricoltori di Catania condivide ed incoraggia l’operato dell’Assessore alle attività produttive del Comune di Catania, Franz Cannizzo, per i suoi propositi volti a far rispettare la legge sull’esposizione del cartellino di vendita della merce.
“L’indagine condotta dall’Assessorato alle Attività Produttive commenta Francesco Costanzo, presidente della CIA di Catania – ha rilevato il 44% di irregolarità, ma tale percentuale raddoppia se si fa riferimento alla vendita di ortofrutta. La legge infatti prescrive che il cartellino per l’ortofrutta deve riportare la varietà, il prezzo, la categoria (prima , seconda e terza) e la Nazione d’origine del prodotto. A parte i supermercati, tali semplici regole non vengono quasi mai rispettate. E’ molto importante, non solo l’indicazione del prezzo, ma anche l’indicazione del Paese di origine. Il rispetto di tale norma determinerebbe un forte contrasto alla prassi tristemente consolidata di spacciare per italiani i prodotti agricoli provenienti dall’estero: chi vorrà fare il furbo deve sapere che potrà incorrere nel reato di frode in commercio, reato che, in assenza del cartellino, non può essere dimostrato.”
“Tuttavia – conclude Costanzo- le pregevoli intenzioni dell’Assessore difficilmente centreranno l’obiettivo se non si contrasta il fenomeno dell’abusivismo. Dal centro di Catania alla periferia, ogni giorno, sui marciapiedi, nelle piazze, sulle strade, su centinaia di camioncini, ape, automobili, banchetti improvvisati, abusivi e ambulanti irregolari vendono ortofrutta di incerta provenienza : uno spettacolo del genere non si vede neanche a Baghdad.
A farne le spese sono i commercianti regolari ed onesti, gli agricoltori che subiscono la concorrenza di prodotti agricoli che arrivano da chissà dove e naturalmente i consumatori indotti a comprare prodotti agricoli privi di tracciabilità e senza alcuna sicurezza alimentare.
Un fenomeno troppo atavico e radicato negli anni e nel costume di questa città per essere combattuto con la sola repressione, ma non si può alzare bandiera bianca se abbiamo a cuore questa città e se abbiamo l’ambizione di far diventare Catania una città veramente europea.
E’ auspicabile pertanto che alla necessità di far rispettare la Legge si accompagni un piano per il recupero e la regolarizzazione degli abusivi istituendo piccoli mercatini rionali cosi’ come avviene in ordinate città del Nord e, senza andare lontano, in alcuni virtuosi Comuni della nostra provincia.
Un ultimo appunto va rivolto ai supermercati : è vero che espongono cartellini regolari, ma poiché la Legge non prevede la grandezza dei caratteri, a volte per leggere il Paese d’origine occorre la lente di ingrandimento. Sarebbe auspicabile che tali caratteri siano più visibili, al fine di aumentare la consapevolezza di tanti consumatori che per la fretta, senza volerlo, si portano a casa i limoni argentini o le arance sudafricane alla faccia dei meravigliosi frutti della nostra terra che magari restano appesi sulle piante e invenduti.